Edwin Avila si difende dopo la positività ad un controllo antidoping riscontrata nei giorni scorsi. Nell’organismo del corridore colombiano della Burgos – BH era stato trovato del boldenone, uno steroide anabolizzante, che, a detta sua, è stato assunto tramite carne contaminata. In un comunicato diramato oggi, Avila si definisce “assolutamente innocente da qualsiasi accusa di doping” e che ha “già avviato tutte le procedure legali e burocratiche per risolverla”, affermando che in Colombia “l’uso del boldenone con il bestiame non è legalmente vietato” citando i precedenti di Juan José Amador e del tennista Robert Farah.
La sua difesa si incentra quindi sull’avere mangiato carne “nelle ore precedenti il controllo antidoping”, cosa di cui ha “prove attendibili”. Di conseguenza, è sicuro di poter dimostrare la propria innocenza “senza alcun dubbio“.
Doping, giovane cronoman polacco sospeso provvisoriamente per sospetta positività all’EPO
3 Ottobre 2024, 10:02
Norvegia, Iver Knotten passa dal partecipare al Mondiale 2023 a un test antidoping positivo: “Sono innocente”
6 Luglio 2024, 11:39
Doping, il Movimento per un Ciclismo Credibile pubblica il primo report 2024: 9 casi nel primo semestre 2024, di cui 3 fra squadre WorldTour e Professional
26 Giugno 2024, 13:21
Tour de France 2024, UCI annuncia nuovi metodi per antidoping e contro le frodi tecnologiche